Nel Milleproroghe la norma che fa lo sgambetto a Flixbus

Il Milleproroghe porta con sé una norma che punta a tagliare le gambe a Flixbus, la startup tedesca che propone viaggi in pullman a prezzi accessibili a tutti e che ha trasportato 3 milioni di italiani. Un emendamento di poche righe presentato da quattro senatori del gruppo Conservatori e Riformisti prevede infatti che le autorizzazioni sulle tratte interregionali possano essere concesse solo a raggruppamenti di imprese guidati da “operatori economici la cui attività principale è il trasporto di passeggeri su strada”. E visto che Flixbus è una piattaforma online che lavora stringendo accordi temporanei con ditte locali che forniscono mezzi e autisti ecco che sarebbe fuori dal mercato italiano.

Secondo l’amministratore delegato di Flixbus Italia, Andrea Incondi, si tratta di “un blitz in piena regola”, nonché “un atto gravissimo che, caso unico in Europa, prova a cambiare in corsa le regole del gioco”. Il provvedimento, ha aggiunto, sembra essere pensato appositamente “per danneggiare una specifica impresa che opera sul mercato nel pieno rispetto della legge”.

A esultare è invece l’Anav, l’associazione nazionale autotrasporto viaggiatori associata a Confindustria. “Governo e parlamento hanno manifestato la giusta sensibilità rispetto a un tema così importante, con garanzia di una più ampia qualità, efficacia e sicurezza del trasporto con autobus mediante mandatari certi e visibili”, ha detto il suo presidente Giuseppe Vinella.

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