Mini proroga per discoteche con il lodo San Valentino

Una mini proroga di dieci giorni: fino al 10 febbraio le discoteche rimarranno chiuse, saranno vietati i concerti e le feste all’aperto e sarà ancora obbligatorio utilizzare le mascherine all’aperto in zona bianca. Nel primo consiglio dei ministri dopo la rielezione di Sergio Mattarella al Quirinale, il governo rinnova le misure anti Covid in scadenza ma sceglie una linea soft, dando un primo segnale del cambio di passo che ci sarà nelle prossime settimane con un graduale allentamento delle restrizioni ed un ritorno alla normalità, a partire da mercoledì quando si metterà mano agli interventi per semplificare le norme sulla scuola.

“Ora basta, questa deve essere l’ultima proroga, dobbiamo uscire dal tunnel” dice il presidente del Silb, il sindacato delle imprese di intrattenimento, Maurizio Pasca ribadendo che non ci dovranno essere ulteriori rinvii. Una linea che è la stessa della Lega, come dimostra il siparietto tra il premier Mario Draghi e il ministro del Turismo Massimo Garavaglia: quando il premier ha proposto di prorogare la chiusura dei locali fino al 15 febbraio, il leghista lo ha interrotto lanciando il ‘lodo san Valentino’ e strappando lo ‘sconto’ di cinque giorni.

“Presidente – avrebbe detto il ministro leghista – ma pensa che il giorno di San Valentino i fidanzati mantengano il distanziamento sociale?”. Il premier, con un sorriso, avrebbe convenuto col ministro: “ha perfettamente ragione – avrebbe detto – allora facciamo la proroga di 10 giorni”.

Ma la scelta del governo ha sostanzialmente l’obiettivo di prendere tempo e vedere l’andamento della curva dei contagi, che da giorni mostra una tendenza a calare ma non si è ancora stabilizzata: se i dati si consolideranno, i divieti non verranno allungati.

Una linea che il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri conferma, spingendosi oltre: “credo che il 31 marzo lo stato d’emergenza non sarà prorogato e per la fine del mese avremo abbandonato tante di quelle restrizioni che oggi abbiamo” sottolinea ipotizzando anche un “ripensamento” del pass.

Sul tavolo dei ministri c’è anche l’estensione della durata del green pass poiché chi ha fatto il booster a settembre scorso si vedrà scadere il certificato a marzo senza poterlo rinnovare. Il governo ha già deciso che sarà esteso, ma la discussione è se prorogare tutti i certificati fino al 31 marzo, quando scade lo stato d’emergenza, al 15 giugno, quando non si dovrà più esibire il pass, o renderlo illimitato. Quanto alla richiesta delle Regioni di eliminare il sistema dei colori, l’esecutivo ha aperto alla possibilità di modifica ma non alla cancellazione: resterà la zona rossa e la discussione tra i tecnici è se le restrizioni debbano valere per tutti o solo per chi non ha la completa copertura vaccinale

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