Si è ucciso, sparandosi un colpo di pistola nella notte tra sabato e domenica, Luca Giuseppe Reale
Ruffino, presidente di Visibilia Editore, società fondata dalla ministra Daniela Santanchè. Stando alle prime ricostruzioni, Ruffino si sarebbe sparato con un’arma posseduta regolarmente, nella sua abitazione a Milano, affidando a un biglietto i suoi ultimi pensieri. Sull’accaduto indagano la polizia e la procura di Milano ma ci sarebbero già pochi dubbi sulla volontarietà del suo gesto.
Il fascicolo potrebbe contenere l’ipotesi di istigazione al suicidio e molto probabilmente sarà disposta l’autopsia. Ruffino non era mai stato indagato e non sarebbe mai stato sentito dai
pm nell’ambito dell’inchiesta in corso su Visibilia.
Secondo quanto si apprende da persone vicine a Ruffino, il presidente di Visibilia Editore non aveva problemi personali o economici. Sembra, invece, sempre secondo le stesse fonti, che
avesse gravi problemi di salute e che in pochi ne fossero a conoscenza. Giovedì scorso aveva anche partecipato a una riunione del Cda di Visibilia Editore.
Ad ottobre del 2022 era subentrato in Visibilia Editore, rilevando le quote della senatrice di Fdi e ministra del Turismo Daniela Santanchè. Ruffino aveva appena compiuto 60 anni lo scorso 24 luglio.