Primi segnali di ripresa dalla nautica italiana. Dopo un calo del 3% nel 2013 rispetto al 2012, nel 2014 Ucina prevede una crescita del 5,5% e persino del 7% nella sola cantieristica. Ne è convinto il neo presidente Massimo Perotti, sulla base delle indicazioni fornite dai cantieri associati nei primi mesi dell'anno. Ridare un impulso al mercato italiano e aiutare le piccole imprese della nautica a competere sui mercati esteri sono le prossime sfide di Ucina indicate da Perotti in occasione del Satec, la convention annuale di Ucina a Santa Margherita Ligure. Fra le priorità, l'approvazione del codice della nautica iniziata in Senato, l'attivazione del registro telematico delle unità il cui decreto attuativo ha avuto anche il parere favorevole del Consiglio di Stato, il rilancio del leasing nautico sceso del 96% negli ultimi anni, l'ottenimento di un contratto di lavoro dedicato al comparto. "Chiediamo leggi che non costano nulla allo stato e che ci permettano di lavorare meglio" ha sottolineato Perotti.
E sempre durante la Satec, è stato reso pubblico uno studio realizzato dall'Osservatorio Nautico Nazionale, in base al quale, il ritorno degli oltre 40 mila diportisti "persi" nel triennio 2011-201, a causa di misure penalizzanti per il settore successivamente corrette, porterebbe al recupero di posti di lavoro fino ad oltre 11.000 unità e ad un gettito fiscale per le casse dell'erario fino a 393 milioni, considerando l'iva e le accise sulla spesa del diportista, imposte, tasse e contributi relativi ai posti barca e l'iva sulla vendita di unità da diporto.