Nube, ministri Ue prendono tempo su aiuti a compagnie

Accelerata sul cielo unico europeo riducendo a 9 blocchi gli spazi aerei

Mentre una nuova nuvola di cenere vulcanica avanza nei cieli d'Europa, i ministri dei Trasporti dell'Ue hanno deciso di accelerare sul 'cielo unico europeo', di istituire immediatamente una unità di crisi coordinata e di puntare alla definizione urgente di livelli comuni europei sui margini di sicurezza di motori e aerei relativi al rischio ceneri vulcaniche. I responsabili per i trasporti, tranne l'irlandese Noel Dempsey, bloccato a Dublino dalla nuvola vulcanica, hanno invece preso tempo sulla questione degli aiuti di Stato alle compagnie aeree, che nella settimana di passione dei cieli hanno totalizzato danni stimati intorno ai due miliardi e mezzo di euro.
Ad oggi nessuno stato Ue ha avanzato la richiesta di aiuti alla Commissione Ue, ha fatto sapere il commissario responsabile Siim Kallas, al termine della riunione straordinaria dei ministri europei che si è tenuta ieri pomeriggio. Il commissario ha anche messo in guardia dall'idea di aiuti facili, ribadendo che la Commissione Ue li ritiene giustificati in circostanze eccezionali, ma nel rispetto di alcuni principi base fissati dall'Ue come la trasparenza e parità di condizioni di concorrenza.
Per quanto riguarda il cielo unico, i ministri hanno dato il loro appoggio alla proposta della Commissione di accelerarne l'entrata in funzione, prevista per il 2012, di fatto riducendo a nove blocchi gli spazi aerei dei ventisette. Più tiepidi invece, ha spiegato Kallas, si sono rivelati all'idea della Commissione di ritardare i pagamenti delle compagnie ai controllori di volo.
Per quanto riguarda gli eventuali aiuti alle compagnie aeree, il ministro Altero Matteoli ha sottolineato come la riflessione europea debba tenere conto di quelle compagnie che si sono dimostrate più "virtuose' nei confronti dei loro passeggeri, rimborsando i biglietti e allestendo l'assistenza per chi è rimasto bloccato a terra.

 

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