Nuova grana per Boeing, Usa ordinano ispezioni su 777 dopo incidente United

Nuova grana per Boeing. I 777 con motori PW4000 devono essere “ispezionati di emergenza” e questo vorrà “probabilmente dire che alcuni aerei saranno rimossi dal servizio”. L’ordine della Federal Administration Aviation risuona anche in Giappone, dove le autorità chiedono alle compagnie aeree nazionali di lasciare a terra i 777 con PW 4000 fino a nuovo ordine.

La decisione della Faa segue l’incidente di United Airlines a Denver, quando uno dei suoi velivoli – un 777 con PW4000 – è stato costretto a rientrare poco dopo il decollo a causa di un motore in fiamme che ha causato una pioggia di detriti nell’area circostante la città del Colorado. Un atterraggio di emergenza che non ha causato feriti fra i 231 passeggeri e i 10 membri dell’equipaggio, diretti inizialmente a Honolulu. Nessun ferito neanche a terra, dove molti detriti sono caduti in strade e giardini.

Proprio United ha annunciato la sospensione temporanea dei suoi 24 Boeing 777 con motori PW400 prodotti da Pratt & Whitney, divisione di Raytheon Technologies. “Siamo in contatto con le autorità e continueremo a lavorare con loro per determinare le ulteriori misure necessarie per assicurare che i nostri8 aerei soddisfino i più rigorosi standard di sicurezza e possano tornare a volare”, afferma United.

Per Boeing si tratta di un nuovo colpo dopo lo scandalo del 737 Max, lasciato a terra per un anno. Il caso è anche un test per la Faa, travolta dalle critiche per il 737 Max per la lentezza nell’azione e per non aver condotto i test necessari sul velivolo prima dell’autorizzazione a volare.

Intanto il ministero dei Trasporti giapponese ha ordinato alle aerolinee domestiche, All Nippon Airlines (Ana) e Japan Airlines (Jal), di sospendere temporaneamente i voli che riguardano i Boeing 777. Ana e Jal posseggono rispettivamente 19 e 13 aerei 777-200 all’interno della propria flotta, e hanno detto che si adegueranno alle direttive. Un incidente simile aveva coinvolto un altro Boeing 777 della Japan Airlines lo scorso 4 dicembre durante un volo partito da Tokyo Haneda e diretto a Naha, nell’isola di Okinawa. Anche in quel caso la copertura del motore si era staccata dalla fusoliera lasciando i turboreattori scoperti e l’aereo era stato costretto a compiere un atterraggio di emergenza. Gli analisti adesso si interrogano sul corretto processo di manutenzione da parte dei vettori a livello globale, dopo il prolungato ridimensionamento del trasporto aereo causato dal coronavirus, in una fase di pesanti riduzioni dei costi operativi.

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