Un fondo da 120 milioni di euro in sei anni (20 l’anno nel 2019-2024) e nuovi organismi per la programmazione: è il cuore del disegno di legge quadro sulle isole minori marine, lagunari e lacustri approvato pressoché all’unanimità dal Senato (un solo astenuto) e che ora andrà alla Camera.
Tra gli obiettivi previsti: favorire la mobilità sostenibile e i servizi di telecomunicazioni su banda ultra larga, aumentare le fonti energetiche rinnovabili, promuovere e migliorare la proposta turistica. Viene creato il Comitato istituzionale per le isole minori, all’interno del Dipartimento Affari regionali della Presidenza del Consiglio, che esprimerà un parere sulla ripartizione delle risorse programmate nel Documento unico di programmazione isole minori (Dupim).
Il provvedimento riguarda Campania, Lazio, Liguria, Puglia, Sardegna, Sicilia e Toscana, dove le isole minori contano 36 Comuni con una popolazione di circa 220.000 abitanti su una superficie di 919,19 chilometri quadrati.
Il consenso riscosso dal disegno di legge nell’Aula del Senato è il frutto di un’integrazione nel testo definitivo di cinque disegni di legge presentati da Movimento 5 stelle, Lega, Forza Italia, Pd e Fratelli d”Italia. Nella scorsa legislatura un analogo ddl non aveva superato neppure la prima lettura a Palazzo Madama.