Operatori italiani i meno pessimisti dell’Ue

Indagine American Express: vede nero solo il 27% dei connazionali

Nonostante quella appena trascorsa sia stata una stagione difficile, albergatori e ristoratori italiani sono meno pessimisti dei loro colleghi europei. A rivelarlo è l’hospitality monitor, l’indagine che American Express realizza annualmente sul comparto alberghiero e della ristorazione in cinque Paesi europei (Gran Bretagna, Francia, Germania, Spagna e Italia). I dati europei indicano un calo della fiducia rispetto al 2007, anno in cui il 38% degli intervistati si dichiarava ottimista rispetto al futuro, mentre nell’anno in corso la percentuale degli ottimisti è scesa al 29%. Così se gli spagnoli sono equamente divisi tra ottimisti (35%) e pessimisti (38%), il 33% dei francesi e il 32% degli inglesi si aspetta una situazione economica peggiore per il prossimo futuro, solo il 27% degli operatori italiani crede che la situazione possa ulteriormente peggiorare. Il settore sembra risentire anche dell’aumento dell’inflazione: quasi la metà degli intervistati (40%) ritiene, infatti, che i prezzi siano aumentati nel corso dell’ultimo anno.
E così per fronteggiare la crisi, albergatori e ristoratori si attivano in modo diverso: c’èchi decide di lavorare di più (il 40% del campione), chi negozia tariffe più vantaggiose con i fornitori (10%), mentre il 9% non nega di adottare misure drastiche come la riduzione del personale. E per invogliare i clienti, che diventano sempre più esigenti, il 23% degli operatori europei pratica degli sconti. Prassi poco praticata in Italia (solo il 17% degli intervistati), dove si teme soprattutto la sfida della concorrenza, in un mercato, come quello turistico, che diventa sempre più esigente e competitivo.
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