“Dobbiamo capire che con il turismo italiano abbiamo in mano un vero tesoro e dobbiamo fare pressione nei confronti della politica perché questo settore può generare un valore fondamentale per il nostro paese. Lo testimoniano numeri incontrovertibili e innegabili, non opinioni”. Lo ha detto Luca Patanè, presidente di Confturismo Confcommercio alla presentazione dell’indagine sulle vacanze estive realizzata assieme all’Istituto Piepoli.
“Quel che emerge – ha aggiunto – è che stanno ripartendo i competitor stranieri e certe mete che erano state chiuse per anni (come l’Egitto che era sparito dai radar ma anche la Tunisia o la Turchia che costa pochissimo) ora stanno tornando. Quindi non ci basta la bellezza del nostro Paese, dobbiamo saper fare un’industria forte e comunicare ai nostro clienti stranieri ma anche agli italiani che abbiamo una pletora di attività e iniziative. Dobbiamo fare di tutto, quindi, per mantenere questo ciclo positivo che ormai è iniziato da tre anni ma la politica deve aiutarci a crescere in modo duraturo e costante. Ogni tanto c’è qualche minaccia “esogena”, a cominciare dalle preoccupazioni sul decreto dignità per la nostra industria che ha tanti stagionali e ci non basta certo quella “piccola cosa” sui voucher ma lo abbiamo fatto presente”.
“La verità – ha spiegato – è che il turismo non è mai stato considerato, siamo ritenuti degli zeri, viene pensato o in vista delle elezioni oppure in estate perché tutti vanno in vacanza e dobbiamo raccontare che è un’industria felice. Poi lo si dimentica… Abbiamo anche fatto con lo scorso governo un ottimo piano del turismo condiviso da tutti – ha concluso – ma purtroppo non c’è una lira dentro, nelle aziende se si vuole cambiare qualcosa si investe e si mettono i soldi sul tavolo”.