Paura attentati e non solo, la Francia perde 7% turisti nel 2016

Non è solo il terrorismo la causa della brutta annata per il turismo francese. Dall’inizio di gennaio il numero dei visitatori stranieri è sceso del 7% rispetto allo stesso periodo del 2015. La colpa è in gran parte degli attentati e del conseguente stato di emergenza, che ha fatto desistere molti viaggiatori, in particolare quelli che frequentano gli hotel di lusso. Ma non solo.

Alla contrazione hanno contribuito anche la crisi economica che ha colpito Paesi come la Russia e il Brasile, i cui cittadini negli anni scorsi avevano fatto della Francia una delle loro mete preferite, una situazione meteorologica negativa, “con cinquanta giorni di pioggia in più nel secondo trimestre”, e i lunghi scioperi che hanno punteggiato la primavera, da quello dei piloti di Air France a quelli di treni, mezzi pubblici, raffinerie e centrali elettriche contro la riforma della legge sul mercato del lavoro.   

La situazione, inoltre, non è omogenea in tutto il Paese. Le aree più colpite sono quelle più celebri e apprezzate dai turisti, come Parigi e la Costa Azzurra, entrambe colpite da tragici attentati negli ultimi dodici mesi. Nelle altre regioni la situazione resta stabile, grazie in particolare alla forte affluenza durante gli europei di calcio, che hanno riempito gli hotel di città tradizionalmente poco abituate ai grandi afflussi turistici, come Lille, Lens e Saint-Etienne.   

In ogni caso, il governo si è mobilitato per aiutare il settore e a inizio settembre sarà convocata una nuova riunione d’urgenza con i principali attori del turismo. Un lavoro che procede in parallelo con quello di forze dell’ordine, servizi di intelligence e giustizia per evitare che la Francia sia di nuovo colpita dal terrorismo. 

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