Per quasi 30 ore è stato sulla cupola di San Pietro per protestare contro una direttiva europea che impone di mettere all'asta le concessioni in riva al mare entro il 2015. Ha desistito solo dopo 28 ore, Marcello Di Finizio, l'imprenditore balneare che è riuscito a portare in piazza anche altri suoi colleghi del settore balneare e i rappresentanti dei sindacati Itb, Sib e l'associazione balneari.
"Non sono un pazzo suicida sono solo disperato. Scenderò solo se il governo si impegna a convocare subito un tavolo con i rappresentanti dei balneari. Questa storia deve finire, l'Italia deve ripartire", aveva detto Di Finizio al telefono con i ministri al Turismo e alle Politiche Europee, Piero Gnudi e Enzo Moavero Milanesi.
Quella di ieri è stata una protesta più 'dura', diversa da quella dello scorso 30 luglio, quando Di Finizio si arrampicò per la prima volta sul Cupolone, sempre per protestare contro la direttiva 'Bolkestein'. Allora rimase per oltre quattro ore sulla Cupola della basilica.
"Sono lieto – ha dichiarato Gnudi dopo che De Finizio ha deciso di scendere dalla cupola di San Pietro – che abbia accolto l'invito che gli ho rivolto al telefono di presentare la prossima settimana i suoi problemi ad un tavolo al quale,assieme al ministro Moavero ed altri soggetti interessati, si possano valutare più serenamente le sue richieste".