Per la prima volta a confronto governo e operatori

Rutelli promotore dell’incontro: “Al lavoro uniti per essere leader”

Per la prima volta in Italia governo, sindacati, associazioni di categoria, Regioni ed enti locali ma anche tour operator e compagnie aeree si sono seduti attorno a un tavolo per discutere di turismo, delle criticità da affrontare, delle risorse da mettere in campo, dei passi avanti già compiuti. L’iniziativa, promossa dal premier Romano Prodi e dal vicepremier Francesco Rutelli, si è rivelata un gran successo, almeno stando ai commenti degli operatori del settore. Il tavolo di ieri pomeriggio però non sarà il primo e l’unico. A questo dovrebbero seguirne altri su temi specifici, dal trasporto aereo, alle infrastrutture. Nel documento elaborato dalla presidenza del Consiglio dei ministri e analizzato durante l’incontro, si esaminano i motivi del gap competitivo delle imprese italiane: dovuto, tra l’altro, al deficit nel rapporto qualità-prezzi-servizi delle aziende del Paese e al fatto che solo il 9% delle strutture ricettive aderisce a catene alberghiere. “Abbiamo parlato delle criticità – ha concluso Rutelli, sintetizzando l’incontro di stamane – e il governo conferma la volontà e la determinazione per lo sviluppo del settore: dobbiamo tornare ad essere leader”. Dalle categorie del settore e dagli operatori sono arrivate richieste nel complesso univoche: Carlo Sangalli (Confcommercio) ha chiesto l’estensione del cuneo fiscale anche ai lavoratori del turismo, Bernabò Bocca (Confturismo) ha sottolineato l’esigenza di ridurre l’iva al 7% per le imprese ricettive e della ristorazione e al 10% quella per le altre tipologie, per Lanfranco Massari (Federcultura), va superato il deficit infrastrutturale e il carico fiscale. Secondo l’Anci, la ricetta sta nel trovare una governance e una politica nazionale per il turismo che coinvolga pienamente la rete delle autonomie locali.

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