La guardia di finanza ha compiuto perquisizioni nelle sedi di Alitalia e Windjet nell'ambito di un'inchiesta aperta dalla Procura di Catania sulla trattativa, poi fallita, avviata tra le due compagnie aeree. L'inchiesta, coordinata dal procuratore capo Giovanni Salvi, allo stato non ha indagati. Il fascicolo è aperto contro ignoti.
Le perquisizioni sono state eseguite questa mattina da militari della guardia di finanza di Catania. L'atto chiude la prima fase delle indagini preliminari avviate dalla scorsa estate dalla Procura etnea che si è mossa su due fronti. Il primo aspetto dell'inchiesta riguarda la denuncia sporta dai legali rappresentanti di Wind Jet nei confronti di Alitalia sulla gestione delle trattative per l'acquisto della compagnia aerea o di suoi assetti patrimoniali. Il secondo, che la magistratura ritiene autonomo ma allo stesso tempo collegato, punta a verificare se sussistano reati nella gestione di Wind Jet e in particolare nella redazione della documentazione contabile. Già il 29 agosto scorso la guardia di finanza aveva proceduto al sequestro di documentazione negli uffici di Wind Jet.
"Le indagini – spiega il procuratore capo di Catania, Giovanni Salvi – sono in fase di accertamenti preliminari, finalizzati alla individuazione di responsabilità personali". Il magistrato precisa inoltre che "in riferimento a notizie di stampa circolate nei giorni passati, per i fatti denunciati in danno di Wind Jet non sono state effettuate, allo stato, iscrizioni nei confronti di noti".