Polemica Adiconsum-Trenitalia su rimborso biglietti

L’associazione consumatori chiede carta diritti e tavolo tecnico

“Trenitalia non ha assolutamente modificato le modalità per le richieste di rimborso, che prevedono la restituzione fra il 50 e il 70% dell’importo del biglietto a prezzo base, rispettivamente prima della partenza e fino a 3 ore dopo". Replicano così le Ferrovie dello Stato all’Adiconsum secondo cui con la nuova circolare emanata da Trenitalia a metà agosto, "il passeggero che rinuncia al viaggio ottiene un rimborso parziale del biglietto a seconda di quando effettua la richiesta di rimborso: entro la partenza del treno perde il 20% del costo del biglietto, tre ore dopo la partenza del treno perde il 50% e oltre le tre ore perde il 100% del costo del biglietto". A ciò "si aggiunga un ulteriore disagio – rileva l’associazione dei consumatori – dovuto al fatto che queste modifiche non possono essere comunicate tramite call center, ma occorre recarsi in stazione". Per tutti questi motivi, Adiconsum annuncia che presenterà all’Antitrust "una denuncia per pratica commerciale scorretta" e ribadisce la necessità di un’Autorità per i trasporti, chiede "una Carta dei diritti del passeggero ferroviario" e "l’apertura di un tavolo concertativo con ministero dei Trasporti, ministero del Turismo e Trenitalia anche alla presenza del presidente della Conferenza delle Regioni, Vasco Errani”.
Dal canto suo, Ferrovie ricorda anche che "chi è costretto a rinviare il viaggio di ritorno dalle vacanze può richiedere, qualora le condizioni commerciali del tipo di biglietto e della tariffa lo consentano, il cambio di prenotazione o di biglietto". Inoltre "per venire incontro alle esigenze dei clienti, da sabato 1 agosto 2009 è stata introdotta un’ulteriore nuova modalità di rimborso per i biglietti elettronici acquistati nelle agenzie di viaggio: il viaggiatore può richiedere il rimborso anche al call center o alla biglietteria, oltre che all’agenzia stessa".

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