Ponte 2 giugno: 7 mln di italiani in viaggio, Belpaese meta preferita

Saranno circa 7,15 milioni gli italiani che approfitteranno del ‘ponte’ del 2 giugno per concedersi un primo assaggio di vacanze estive, dormendo almeno 1 notte fuori casa, facendo così registrare un incremento del 16,5% rispetto al 2015. Di questi, il 92% (come nel 2015) rimarrà entro i confini nazionali. Il 54,4% sceglierà il mare (rispetto al 58,4% del 2015), il 18,1% (rispetto al 16,9% del 2015) preferirà le città d’arte maggiori e minori, l’11,1% (rispetto al 12,5% del 2015) andrà in località di montagna. Per chi andrà all’estero le grandi Capitali europee faranno da polo attrattore con oltre il 65%.

L’alloggio vedrà una affermazione della casa di parenti o amici con il 31,2% della domanda (rispetto al 31,6% del 2015). Seguono la struttura alberghiera con il 25,8% (rispetto al 27,1% del 2015), la casa di proprietà con il 14,5%, i Bed&Breakfast con il 9,3% e l’appartamento in affitto con il 5,1%.

La spesa media pro-capite, comprensiva di viaggio, alloggio, ristorazione e divertimenti, si attesterà sui 290 euro (rispetto ai 267 euro del 2015) di cui 256 euro (240 euro nel 2015) per chi rimarrà in Italia e 693 euro (650 euro nel 2015) per chi andrà oltre confine.

Ciò determinerà un giro d’affari turistico di circa 2,1 miliardi di euro (rispetto agli 1,6 mld del 2015) per un +26,5% rispetto al 2015 e la permanenza media si attesterà sulle 3,2 notti (3 notti nel 2015).

“I dati dell’indagine, effettuata dall’Istituto ACS Marketing Solutions, sono fortemente incoraggianti – commenta il presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca – anche per il fatto che da sempre la ricorrenza della Festa della Repubblica rappresenta il banco di prova per la stagione estiva. Comparando infatti i dati di quest’anno con quelli del 2015 – precisa Bocca- la differenza di italiani in vacanza registra un incremento addirittura del 16,5%. La circostanza poi che il 92% di italiani preferiranno l’Italia per questa breve vacanza – sottolinea Bocca – è una scelta positiva non solo per l’economia interna ma anche per la valenza simbolica che essa assume. Certo non possiamo nascondere che la situazione di incertezza dovuta all’allarme terrorismo in vaste aree del mondo condizioni le scelte turistiche, pur non fermando la voglia di muoversi a conferma degli ulteriori sintomi di ripartenza dell’economia dell’intero Paese”.

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