Porti, nel ddl concessioni per 50 anni e direttore

Intanto i dipartisti chiedono più servizi e offerta turistica più ampia

Creare la figura del direttore del porto o dell’approdo turistico; obbligare i concessionari di porti e approdi turistici a provvedere alla manutenzione ordinaria o straordinaria delle strutture; prevedere concessioni demaniali marittime per la realizzazione dei porti e degli approdi turistici della durata di 50 anni e incentivare la costruzione di nuovi posti barca. Ecco i punti cardine del disegno di legge sulla ‘Disciplina delle strutture ricettive della nautica da diporto’ presentato dal senatore Mauro Cutrufo, che è già stato firmato da una trentina di parlamentari di tutti gli schieramenti, durante il convegno “Portualità turistica. Quale futuro?” organizzato da Assonat, Associazione nazionale approdi e porti turistici e dal Conzorzio d’Oltremare. Nel corso dello stesso convegno l’Assonat, Associazione nazionale approdi e porti turistici, ha tracciato il profilo medio del diportista italiano:
età compresa tra i 30 e i 60 anni, conduce una vita appagante ed equilibrata, possiede una cultura medio-alta ed una personalità dinamica, predisposta all’innovazione. Secondo il sondaggio i diportisti chiedono uno standard qualitativo più alto per i servizi di base, migliori servizi per le prenotazioni dei posti barca con una maggiore segnalazione di disponibilità di posti liberi tra i vari porti ed uno sviluppo dell’offerta turistica.

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