Radaelli, 150 giorni dopo… e 150 giorni prima di Expo

A 150 giorni dall’inizio del suo mandato, in scadenza il 28 novembre, e a 150 giorni che dividono l’Italia dall’Expo, Cristiano Radaelli, commissario straordinario dell’Enit, intervistato dall’ANSA traccia le linee delle prossime settimane cruciali e fa un primo bilancio della sua attività.   

Una quindicina di giorni fa ha presentato in anticipo a Dario Franceschini lo statuto per la conversione di Enit da ente pubblico a ente pubblico economico, testo già approvato dal ministero dei Beni culturali e in fase di valutazione dal consiglio dei ministri.   

“Gli altri compiti che la legge prevedeva – spiega Radaelli – erano la messa in liquidazione di Promuovitalia, che è stata fatta, e la nuova organizzazione dell’Enit trasformata, che è stata presentata ai dipendenti e ai sindacati. Ora dopo l’approvazione dello Statuto ci sarà la selezione del personale di Enit, dato che alcuni potrebbero decidere di non partecipare al progetto della nuova agenzia (dove avranno un contratto di tipo civilistico) e di rimanere nella funzione pubblica. La pianta organica sarà di 140 persone in Italia (dalle 80 di oggi) e manteniamo le 100 all’estero, senza nessun taglio nel mondo”.   

Per la guida dell’Agenzia la palla passa al governo che nominerà il presidente e due consiglieri. “I ruoli più operativi – spiega Radaelli – saranno assegnati a un amministratore delegato e poi un numero limitato di direttori. Uno si occuperà dell’area comunicazione che comprenderà anche tutta quella da sviluppare tramite i social e il web e che aggregherà anche la gestione del portale Italia.it.

Un altro sarà al timone di una promozione non più solo legata alle destinazioni ma anche ai cluster turistici (il mare, il turismo culturale, il congressuale, il cicloturismo etc) e a progetti speciali e trasversali (ad esempio la via Francigena)”.   

Decisiva anche la terza area, quella delle strategie che comprenderà l’osservatorio nazionale del turismo e gli accordi strategici di alto livello con i vettori (a partire ovviamente da Alitalia ed Etihad).   

“In questo momento – precisa Radaelli – c’è un forte sbilanciamento verso la promozione tradizionale e facciamo pochissimo sul digitale e nella promo-commercializzazione, quindi bisogna dare una decisa sterzata e avere una presenza molto più aggressiva. Bisogna dare la possibilità di scaricare applicazioni dal sito anche perché da esse è possibile capire cosa interessa il turista. E farlo passare alla prenotazione e all’acquisto. Con il ministero stiamo sviluppando diverse cose e alcune andranno in porto nel giro di qualche settimana in tempo per l’Expo. Anche perché i prossimi mesi saranno cruciali per l’obiettivo dei 20 milioni di arrivi”.

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