La Rai fa retromarcia e dopo le proteste delle associazioni di categoria rinuncia al canone su pc, tablet e smartphone. Dunque, nessun obbligo per le aziende di pagare il canone Rai per il semplice possesso di computer, tablet e smartphone con collegamento ad internet. Il pagamento è dovuto solo se questi dispositivi vengono utilizzati per vedere la tv. "La Rai non ha mai richiesto il pagamento del canone per il mero possesso di un personal computer", ha precisato l'azienda dopo un confronto con il ministero dello Sviluppo Economico, aggiungendo che "la lettera inviata dalla Direzione Abbonamenti Rai si riferisce al canone speciale dovuto nel caso in cui i computer siano utilizzati come televisori" e "fermo restando che il canone speciale non va corrisposto nel caso in cui tali imprese, società ed enti" abbiano già pagato per il possesso di uno o più tv.
"Confidiamo in un pronto ritiro delle lettere inviate alle aziende, ai professionisti e agli esercizi commerciali", chiedono il Pd Vincenzo Vita e Giuseppe Giulietti di Articolo 21 e "una lettera riparatoria" è invocata anche da Davide Caparini della Lega Nord. Ma al momento – secondo una fonte della Direzione abbonamenti Rai – "non è previsto l'invio di altre lettere alle aziende".