Reinventare l’albergo per affrontare la sfida del cambiamento

Reinventare l’albergo è il trait d’union delle iniziative organizzate da Confindustria Alberghi presso il Palacongressi di Rimini durante la quinta edizione di Hospitality Day, evento interamente dedicato al mondo dell’ospitalità.

“Il contesto della ricettività sia alberghiera che extralberghiera è in forte evoluzione – ha spiegato Magda Antonioli, professore associato di Economia e Coordinatore del MET presso l’Università Bocconi nel corso del primo appuntamento dal titolo ‘Format alberghieri ed extralberghieri: la frontiera dei modelli ibridi’ – sia come tipologia di operatori, sia come formule nuove che si affacciano sul mercato: formule ibride, eterogenee che impattano tanto sul mercato strettamente dell’ospitalità e del turismo, quanto di quello del real estate e della gestione delle destinazioni urbane e non, e impongono sempre più politiche adeguate ai policy makers  (si pensi ad esempio ad aree  di ‘case fredde’, di centri storici da gestire con problemi anche di congestione di turisti, al ruolo della normativa in vari aspetti). L’intervento incentrato sulle caratteristiche della domanda, sai leisure che business, che in buona misura mostra una dinamica più marcata dell’offerta negli ultimi anni, ne analizza le peculiarità e le caratteristiche anche in un’ottica di possibili sviluppi in futuro, quali aspetti di prezzo, di brand con riguardo ai gruppi più importanti, di contrattualistica, di piattaforme on line. Queste ultime in particolare costituiscono una sfida importante anche per il prodotto stesso e per le tipologie di servizi ancillari che sempre più creano prodotti ulteriormente ibridi”.

“I modelli di offerta ibridi oggi si trovano avvantaggiati per ovvi motivi legati a tempi di sviluppo più rapidi e minori costrizioni normative eppure su molte piazze sembrano presentare una redditività molto vicina a quella alberghiera, se non superiore in termini percentuali – ha aggiunto Giorgio Ribaudo, Project Manager Horwath HTL -. I tempi sono molto maturi per lo sviluppo in Italia di operatori specializzati su questi format, come anche di catene che abbracceranno queste opportunità”.

‘Rottamazione, no grazie!’ è stato invece il titolo del secondo appuntamento organizzato interamente dall’Associazione dove il presidente Giorgio Palmucci si è confrontato con Gianfranco Bellin, coordinatore Assotende – FederlegnoArredo e Francesco Tapinassi, dirigente del Mibact. I dati ISTAT parlano chiaro, tra il 2008 e il 2016, il panorama alberghiero del Belpaese si è ridotto di oltre 1000 unità interessando soprattutto gli hotel 1 e 2 stelle. Per fronteggiare il fenomeno tante le strategie messe in campo a favore del settore tra cui misure fiscali come il Tax Credit Riqualificazione e il Super Ammortamento o i nuovi format come quello del Condhotel che consente, tra l’altro, di diversificare l’offerta delle azienda alberghiera che lo adottano.

“La posizione di FederlegnoArredo è chiara: rinnovare gli arredi e le finiture in una struttura ricettiva può garantire un restyling efficace ed efficiente dell’edificio – ha sottolineato Emanuele Orsini, presidente di FederlegnoArredo -. Per questo ci siamo impegnati a fondo per garantire l’approvazione della Tax Credit sulla ristrutturazione albergheria che nei prossimi tre anni metterà a disposizione 240 milioni di euro per il rinnovamento delle strutture e per l’acquisto di mobili. Se consideriamo che l’Italia è il primo Paese europeo per pernottamenti di turisti extra europei con oltre 60 milioni di notti risultano evidenti le enormi potenzialità di sviluppo per i settori dell’arredo e delle finiture made in Italy”.

“Siamo un Paese storicamente dedito all’accoglienza e per mantenere alto il livello del nostro prodotto rispetto ai nostri diretti competitor, la parola d’ordine oggi è reinventare – ha concluso Giorgio Palmucci, presidente di Associazione Italiana Confindustria Alberghi -. L’offerta alberghiera esistente è ricca e variegata ma spesso abbiamo bisogno di alcuni input per capire in quale direzione dobbiamo muoverci”.

 

 

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