Resta il mistero sull’aereo scomparso, controlli più lunghi negli aeroporti?

Sembra davvero sparito nel nulla l'aereo Malaysia Airlines MH370 volatilizzatosi nella notte tra venerdì e sabato scorso con 239 persone a bordo in volo tra Kuala Lumpur e Pechino. Si allontana infatti la pista dell'attacco terroristico. Lo afferma il segretario generale Interpol Noble secondo il quale "più abbiamo informazioni più siamo portati a concludere che non si è trattato di terrorismo". Anche la presenza di passeggeri con passaporti rubati ad un italiano ed un austriaco (secondo l'ultima versione sarebbero due iraniani), per l'Interpol è da collegare al 'traffico di esseri umani'. 
Intanto, gli esami hanno rivelato che le scie di carburante in mare individuate sabato non sono collegate al Boeing 777-200, così come il pezzo di gomma giallo che si pensava fosse di uno scivolo o di un giubbotto di salvataggio; era solo un cavo ricoperto di alghe. 
Dunque, resta il mistero sull'aereo sparito senza lasciare tracce, presumibilmente disintegratosi in volo ma per cause ignote. E finché non sarà risolto il mistero, controlli più lunghi potrebbero diventare la nuova realtà nel settore del trasporto aereo in tutto il mondo.

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