Riprenderanno domani con Federalberghi, Fiavet e Faita le trattative per il rinnovo del contratto nazionale del turismo, settore che complessivamente occupa circa un milione e 500 mila addetti. A darne notizia è Fisascat-Cisl, che, "consapevole delle difficoltà strutturali che sta attraversando il comparto", si è dichiarata disponibile a contrattare una maggiore flessibilità del lavoro finalizzata al sostegno delle imprese e dell'occupazione del comparto alberghiero coinvolto da un calo del fatturato come segnalato dalla stessa Federalberghi nei giorni scorsi.
"Sono preoccupanti gli ultimi dati divulgati dall'associazione datoriale maggiormente rappresentativa degli albergatori – spiega il segretario generale aggiunto della Fisascat Giovani Pirulli – bisogna individuare, attraverso il rinnovo contrattuale, la strada maestra da seguire per fronteggiare gli effetti della recessione ancora in atto".
Per la Fisascat, che ritiene comunque "imprescindibili le rivendicazioni della piattaforma – l'effettivo decollo del secondo livello di contrattazione, il rafforzamento delle relazioni sindacali e la piena attuazione del ruolo e delle finalità del welfare contrattuale e del sistema della bilateralità da esso generato – è altresì urgente un intervento istituzionale risolutivo a cominciare proprio da una maggiore promozione turistica del nostro Paese nel resto del mondo".
La trattativa, che proseguirà per tre giorni fino al 18 gennaio, sarà preceduta da un incontro unitario delle delegazioni sindacali che faranno il punto sullo stato complessivo del negoziato.