Russia, compagnie a terra per la crisi dei mutui

Da oggi in nove chiuderanno i battenti: non hanno i soldi per il carburante

Finora avevano resistito con i prestiti bancari, ma ora che la crisi di liquidità spinge in giù le borse russe, sono a rischio fallimento almeno 30 compagnie dell’ex Urss. E da oggi almeno nove di queste dovrebbero chiudere i battenti a causa della mancanza di soldi per comprare il carburante. Tra queste c’è anche Interavia che da sette giorni tiene bloccati all’aeroporto moscovita di Domodedovo decine di passeggeri in partenza per Murmansk, nel nord della Russia europea. La compagnia, l’unica che serve la destinazione, non ha i soldi per comprare il carburante. La situazione di crisi era già iniziata ad agosto con l’aumento dei prezzi del kerosene, praticamente triplicato, che aveva minato la solidità di molte delle decine di piccole compagnie aeree nate dalla parziale privatizzazione di Aeroflot, spesso su base puramente regionale. Intanto oggi arriva l’annuncio che il governo russo finanzierà attraverso le banche le compagnie aeree in crisi.
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