Ryanair, Tar conferma multa per mancato rimborso post covid

Resta confermata la multa da 4,2 milioni di euro inflitta nel maggio 2021 dall’Antitrust a Ryanair Dac, accusata di pratiche commerciali scorrette per il mancato rimborso dei biglietti per i voli cancellati dopo il 3 giugno 2020, ovvero quando vennero meno le limitazioni agli spostamenti legate all’emergenza per il Covid-19. L’ha deciso con sentenza il Tar del Lazio.

Due le pratiche commerciali contestate e sanzionate perché ritenute scorrette. La prima (sanzionata con 2,8 milioni di euro) per la diffusione d’informazioni lacunose e ambigue sulle cancellazioni di voli dopo il 3 giugno 2020 e sulla circostanza che esse fossero dovute all’emergenza epidemica anche quando non sussistevano più limitazioni alla circolazione, nonché sui diritti effettivamente spettanti ai passeggeri in caso di cancellazione; il difficile accesso ai servizi di assistenza alla clientela; la creazione di ostacoli al riconoscimento dei diritti dei passeggeri; l’omesso riconoscimento del ristoro per i voli non fruiti. La seconda pratica (sanzionata con 1,4 milioni) era relativa alla diffusione – nel periodo giugno 2020-gennaio 2021 – della promozione “nessuna penale per il cambio volo”.

Quanto al merito della valutazione ed alla sussistenza delle pratiche contestate, secondo il Tar, Ryanair “è risultato non aver correttamente informato i consumatori circa le possibilità loro offerte a seguito dell’avvenuta cancellazione del volo e aver condizionato la loro scelta negoziale, spingendoli a preferire l’offerta del buono sostitutivo anziché il rimborso diretto della somma spesa per il viaggio aereo”.

Quanto alla seconda condotta contestata e sanzionata, per il Tar le valutazioni dell’Autorità “non risultano irragionevoli, né viziate da travisamento”; e le conclusioni “appaiono quindi adeguatamente motivate e coerenti con la funzione dei provvedimenti sanzionatori in materia di violazioni antitrust”.

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