Tolleranza zero contro il lavoro irregolare nel turismo. E' quello che chiede il ministro del Lavoro, Maurizio Sacconi alle direzioni provinciali del Lavoro ribadendo in una circolare appena pubblicata quali e quante sono le forme di contratto utilizzabili dalle aziende per una organizzazione delle risorse umane "flessibile" come richiede il settore ma comunque regolare. Sacconi fa riferimento all'apprendistato, al lavoro intermittente, a quello accessorio, al contratto a termine, al lavoro ripartito, all'appalto e alla somministrazione di lavoro sottolineando come queste forme di impiego del personale possano contribuire allo sviluppo del comparto, anche attraverso una semplificazione degli oneri burocratici. Ma sottolinea anche come sia importante per il settore la detassazione del salario di produttività (tassazione agevolata al 10% per lo straordinario, premi di produttività e di risultato) spiegando che questa agevolazione deve valere anche per il lavoro notturno anche se soggetto a maggiorazione retributiva purché porti a incrementi di produttività, competitività e redditività (come potrebbe essere ad esempio il lavoro notturno del personale degli alberghi).
Quindi Sacconi avverte che verranno sanzionati duramente quanti "ricorrono ancora impunemente al lavoro sommerso o al lavoro irregolare di pseudo appaltatori o di cooperative spurie, creando intollerabili effetti di dumping economico e social".