“Ogni iniziativa ministeriale volta a favorire il decongestionamento del turismo e un’offerta diversificata non può travalicare i confini” del rispetto delle competenze tra Stato e Regioni, “anch’esse deputate a porre in essere ogni misura utile a garantire la migliore fruizione del proprio patrimonio turistico e culturale”. Lo ha detto la ministra del Turismo, Daniela Santanchè, in occasione di un question time in Parlamento.
Il sovraffollamento turistico “è un fenomeno che va gestito in termini di programmazione” ha sottolineato la ministra rispondendo ad un’interrogazione della deputata di Italia Viva Maria Chiara Gadda in cui la parlamentare ha sostenuto come il “turismo selvaggio” sia “un pessimo biglietto da visita per il nostro paese”.
Santanchè ha ribadito che per combattere il sovraffollamento nelle località più gettonate del paese il ministero sta favorendo con una serie di misure “la destagionalizzazione e delocalizzazione” dei flussi e che tra queste misure rientra anche la recente regolamentazione del Codice identificativo per gli affitti turistici e brevi il cui decreto applicativo è stato firmato – ha ricordato la ministra – lo scorso 6 giugno.
“Bisogna puntare ad un turismo di qualità e non solo di quantità, perché l’Italia è una nazione di qualità, perché ciò si lega anche alle politiche di contrasto all’abusivismo e alla diffusione di forme irregolari di ospitalità” ha detto in particolare Santanchè, sottolineando nel suo intervento che “le parole chiave sono destagionalizzare e delocalizzare i flussi, innanzitutto mediante la promozione di mete turistiche secondarie, attività sulla quale i miei uffici sono da tempo dedicati. Già con la legge di bilancio per il 2023 – ha ricordato – è stato istituito presso il mio dicastero un fondo, pari a 34 milioni, per finanziare progetti di valorizzazione dei comuni con popolazione inferiore a 5.000 abitanti, al fine di incentivare interventi innovativi di accessibilità, mobilità, rigenerazione urbana e sostenibilità ambientale a fruizione dei piccoli comuni a vocazione turistica. Le modalità di ammissione al finanziamento sono state oggetto di mio decreto di concerto con il ministro dell’Economia e delle finanze adottato nel corso dell’anno 2023 e, con decreto ministeriale 11 giugno 2024, è stata pubblicata la graduatoria dei comuni ammessi e dei relativi importi riconosciuti”.
“Tra le ulteriori iniziative ministeriali volte a rispondere al fenomeno dell’overtourism, puntando all’obiettivo di destagionalizzare e delocalizzare l’offerta turistica – ha aggiunto – cito tra le altre: il fondo per la realizzazione di progetti di promozione dell’ecoturismo e del turismo sostenibile; il fondo cammini religiosi e istituzione del relativo catalogo nazionale; la proposta di legge recante Disposizioni per la promozione e la valorizzazione dei cammini d’Italia, recentemente approvata dal Senato in prima lettura; il bando per accrescere la competitività del turismo all’aria aperta, che sta per essere adottato; l’attività di promozione del turismo delle radici, in collaborazione con il Maeci, rivolte agli italiani residenti all’estero e italo-discendenti affinché tornino in Italia per scoprire luoghi e tradizioni delle proprie origini”.