“Le parole sul turismo sono state sempre tante: ma solo le parole. Oggi insieme a voi abbiamo la grande sfida di fare i fatti”. Lo ha detto la ministra del Turismo, Daniela Santanchè, intervenendo all’iniziativa dell’Anci sul Pnrr, Missione Italia 2021-2026 in cui ha lanciato
un appello alla collaborazione con i Comuni.
“Con i comuni possiamo fare tante cose, non ci sono solo i fondi del Pnrr. Ho grande rispetto per i sindaci: il turismo vince se si fa strada senza divisioni, quindi li ringrazio perché sono le persone più esposte e vicine ai cittadini e che conoscono meglio il loro territorio” e “non deve essere che siamo uno contro perché io appartengo ad una parte politica e un sindaco ad un’altra: siamo tutti una squadra e dobbiamo insieme trovare soluzioni” ha detto la ministra che ha invitato “a non subire ma a cavalcare l’importate affluenza di turismo” che sta
vivendo il Paese.
“Il numero chiuso? Chiudere è facile, io non sono d’accordo, ma possiamo lavorare con i Comuni per creare nuove destinazioni turistiche”, ha ribadito Santanchè. “Per vincere la sfida – ha aggiunto – dobbiamo avere la capacità di migliorare la qualità dei nostri servizi e delle nostre strutture ricettive: non è una questione elitaria ma di legge economica. Abbiamo il tema degli affitti breve: capisco che per i sindaci sia un tema spinoso e mi auguro, visto che siamo alle fasi finali, di presentare presto la nostra proposta di legge. Ma il punto è incrociare la domanda e l’offerta. Se gli affitti brevi continuano a crescere è perché non ci sono gli alberghi. Tanto meno nei piccoli borghi”.
Poi c’è questione della tassa di soggiorno: “il problema esiste. Forse, per risolverlo, dobbiamo pensare di copiare quello che fa la Francia: due strisciate dalla carta di credito, una per la struttura e una per la tassa. Magari, lavorando tutti insieme aiuteremo a risolvere il nodo dell’evasione di questa tassa”.