Rimini torna capitale del turismo italiano con la 61/a edizione di Ttg Travel Experience, in concomitanza con InOut – The Contract Community, l’appuntamento dedicato all’intera community dell’indoor e dell’outdoor per l’accoglienza turistica.
Ad inaugurare la fiera la ministra del Turismo Daniela Santanchè, per niente “preoccupata” dalle vicende giudiziarie che la riguardano, ma entusiasta e completamente assorbita dalla sua mission: “Escludo che arrivi un rinvio a giudizio oggi, poi sono qui per parlare di politica e non c’è niente di attinente per quanto riguarda la mia attività politica e di ministro”. E quindi turismo sia: “Dobbiamo smetterla di contare quante teste di turisti arrivano nella nostra nazione. Dobbiamo avere in testa che l’Italia – si infervora – è una nazione di qualità e non di quantità, per cui i numeri delle teste dei turisti dicono poco rispetto alla tendenza alla quale noi dobbiamo andare incontro, che è quella qualitativa. Perché il turismo non dev’essere una minaccia per i territori, dev’essere un’opportunità”.
La ministra, dopo aver invitato a lavorare uniti, a essere orgogliosi di quanto di bello l’Italia può offrire e di puntare alla qualità, parla poi dei numeri del turismo: “Il 2024 dovrebbe mettere un +2% di turisti nella nostra Nazione rispetto al 2023. Ma c’è un altro numero molto più significativo: abbiamo visto febbraio + 7%, a marzo +11, aprile una flessione, a maggio +13%: sono numeri altamente significativi perché vuol dire che stiamo riuscendo insieme, come squadra, a destagionalizzare”.
Spazio anche per la spinosa questione balneari. Da un lato la ministra dice che sulle concessioni demaniali “è stato fatto un grande lavoro, sono state spostate al 2027. C’è ancora questa interlocuzione con la Commissione europea ma sono convinta che anche i balneari dovrebbero essere contenti della situazione”. Dall’altro il vicepresidente del Senato Gian Marco Centinaio invita a fare lobby per “rimettere la questione all’attenzione del Parlamento europeo e della commissione Ue e togliamo i balneari dalla Bolkestein come avevamo promesso e proviamo a guardare al futuro in un modo diverso”.
Chiude con amarezza Antonio Capacchione, presidente del Sindacato Italiano Balneari aderente a Fipe Confcommercio: “La dichiarazione del ministro Santanchè sugli imprenditori balneari è sorprendente. Come ben sa, o dovrebbe sapere, l’intera categoria, nessuno escluso, è delusa ed insoddisfatta del provvedimento legislativo appena varato dal governo sulla questione nel decreto infrazioni”.