Non accenna a placarsi ma anzi sembra in aumento la bufera politica scoppiata attorno a Daniela Santanchè, ministra del Turismo ed esponente tra i più noti della Destra italiana, a seguito dell’inchiesta per Report andata in onda lunedì su Rai3 sulla gestione delle aziende Visibilia e Ki Group. La protesta delle opposizioni che chiedono le dimissioni si è fatta sempre più assordante. Molti si appellano direttamente a Giorgia Meloni e Pd, M5s e Alleanza Verdi e Sinistra chiedono alla premier di riferire al Parlamento “sugli affari poco chiari” della sua ministra.
E la diretta interessata, dopo alcuni giorni di silenzio, ha fatto sapere di aver dato mandato ai suoi legali per le
necessarie iniziative nelle opportune sedi giudiziarie dato che “i responsabili della trasmissione televisiva erano stati
preventivamente invitati a evitare di diffondere notizie non veritiere, purtroppo invano”. “In merito al servizio di Report e
alle conseguenti notizie di stampa riportate su alcune testate giornalistiche – precisa la ministra in una nota – le suddette
notizie risultano prive di corrispondenza con la verità storica”.
Ma partiamo dall’inchiesta di Report firmata da Giorgio Mottola e intitolata Open to Fallimento (richiamando la recente campagna realizzata dalla ministra per il turismo italiano Open to Meraviglia). Già nell’introduzione Sigfrido Ranucci spiega come la Santanchè, oltre a essere esponente di spicco di Fratelli d’Italia, “sia anche un’imprenditrice come rivendica lei stessa spesso con orgoglio” ma “le sue aziende finora sono andate tutte molto male”. Il programma manda poi in onda testimonianze di dipendenti e fornitori storici e parla di “bilanci in rosso, lavoratori mandati a casa senza liquidazione, ditte messe in difficoltà, o addirittura strozzate, dal mancato saldo delle forniture”.