Santanchè rischia processo: deciderò dopo gup

Nuova tegola per Daniela Santanchè. Dopo le accuse di falso in bilancio, ora è indagata anche per truffa aggravata ai danni dell’Inps, in qualità di amministratore delegato di Visibilia Editore e di Visibilia Concessionaria, cariche poi dismesse. E con lei è indagato anche il suo compagno Dimitri Kunz D’Asburgo e Paolo Giuseppe Concordia collaboratore esterno delle due società del gruppo, fondato dalla ministra del Turismo.

Santanchè annuncia che valuterà la situazione dopo l’udienza gup in cui si deciderà se sarà o meno sottoposta al processo. Una valutazione che farà “per rispetto del Governo e del mio partito” non escludendo dunque, nell’ipotesi di un rinvio a giudizio, le sue dimissioni. La ministra inoltre sta vagliando la possibilità di consegnare ai magistrati “una memoria difensiva e l’ipotesi di essere ascoltata” conscia che “per la nostra Costituzione fino all’esito definitivo dei tre gradi di giudizio nessuno può essere considerato colpevole”.

Già a luglio la ministra si era difesa in Parlamento respingendo con decisione tutte le accuse. Ora però con la nuova indagine, che si aggiunge a quella per falso in bilancio vicina alla chiusura, sono in molti tra i partiti di opposizione a chiedere con insistenza le sue dimissioni.

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