Selfie e risate ad Auschwitz, sdegno della comunità ebraica

Sorrisi e risate, smorfie e battute a commentare i selfie pubblicati sui social network: peccato che il gruppo di giovani britannici stesse visitando Auschwitz-Birkenau, e non un parco divertimenti. Una sconcertante vicenda raccontata dal quotidiano britannico Sun, e che ha suscitato lo sdegno della comunità ebraiche e dei discendenti delle persone che in quello e in altri campi di sterminio trovarono un’atroce morte.

Il museo che oggi comprende il macabro complesso di Auschwitz-Birkenau invita i visitatori a non fare foto, ma ora molti chiedono un divieto esplicito ai selfie. Una ragazza del gruppo, secondo quanto scrive il Sun, si è fatta un selfie davanti al mucchio di spazzole che furono sequestrate alle donne mandate a morire; un altro, con il cappello da baseball, fa il segno dell’ok con il pollice verso l’alto in una camerata dove i prigionieri di Auschwitz dormivano ammassati. Un’altra ragazza si è fatta un selfie sorridente sui binari dove arrivavano i treni con i deportati. Un ragazzo ha scritto sotto la sua foto col sorriso, con i binari e l’edificio principale di Auschwitz sullo sfondo, “un po’ di cultura”, prima di andare a un addio al celibato.

Auschwitz è il più grande campo di sterminio creato dai nazisti, dove si calcola morirono 1,1 milioni di persone, in larga parte ebrei.

 

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