Spot Italia, polemiche e applausi per Berlusconi speaker

Bocca: ha accolto nostro invito. Ma si apre dibattito su assenza Abruzzo dal video

Pareri contrari sulla discesa in campo, questa volta nel ruolo di speaker dello spot per pubblicizzare l'Italia, del premier Silvio Berlusconi. Così, ad esempio, il senatore del Pd Luigi Lusi, ha annunciato un'interrogazione parlamentare al ministero del turismo visto che nello spot non c'è una sola immagine dell'Abruzzo. "Dopo tutte le promesse di rinascita per l'Abruzzo martoriato – osserva Lusi – arriva la beffa: nessuna delle città della regione colpita dal sisma figura nello spot del governo, censura, come se fossero una grana da tenere nascosta, parenti impresentabili da non esibire di fronte agli ospiti". Soddisfatto, invece, Bernabò Bocca, presidente di Federalberghi-Confturismo. "L'invito rivolto agli italiani ad impiegare le proprie vacanze per conoscere meglio l'Italia, fatto dal premier Silvio Berlusconi in veste di speaker d'eccezione – ha detto Bocca – raccoglie l'appello lanciato da Federalberghi in occasione della recente assemblea nazionale che ha visto la partecipazione dello stesso presidente del consiglio". Positivo anche il commento di Giuseppe Castiglione, presidente dell'Upi. "Con il ministero – spiega il presidente dell'Unione delle province italiane – abbiamo avviato un rapporto di collaborazione e di cooperazione proprio per valorizzare quelle comunità, quei luoghi, quelle tante risorse preziose che spesso restano fuori dai circuiti turistici maggiori e che invece sono il vero tesoro delle Province dal punto di vista paesaggistico, ambientale, culturale. Insieme al ministro Brambilla vogliamo contribuire a fare scoprire queste bellezze, creando una rete di Province e di territori legati da fattori comuni e costruendo nuovi percorsi di viaggio da promuovere e presentare in Italia e all'estero". Di parere opposto l'opinione del portavoce nazionale dell'Italia dei Valori, Leoluca Orlando: "sembra un tipico strumento di propaganda da regime dittatoriale: è da manuale, infatti, ascoltare la voce dei dittatori che illustrano le bellezze naturali del Paese che governano, per una sorta di tentata identificazione tra il Paese e la persona del dittatore. Nei Paesi civilizzati, invece, la promozione viene fatta con le immagini e le voci dei cittadini giovani, intellettuali, artisti e degli operatori economici".

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