Strage Viareggio: a giudizio i 33 imputati, anche Moretti

I familiari delle vittime chiedono le dimissioni. Il processo si aprirà il 13 novembre a Lucca

33 persone rinviate a giudizio per la strage di Viareggio. E fra di loro c'è anche l'ad di Fs, Mauro Moretti. Dopo quattro anni e venti giorni il gup di Lucca, Alessandro dal Torrione, ha letto il dispositivo. La strage avvenne il 29 giugno 2009. Alle 23.48, per la rottura di un asse, un convoglio carico di gpl deragliò mentre attraversava la stazione di Viareggio. Quattro cisterne si ribaltarono, in una si aprì uno squarcio di 40 centimetri, da cui uscì il gas. Tre minuti dopo, le esplosioni.   
L'udienza preliminare è iniziata il 25 marzo. Il processo si aprirà il 13 novembre, a Lucca, davanti ai giudici che ora fanno parte della sezione distaccata di Viareggio. Gli imputati sono vertici e funzionari delle società del gruppo Fs, della multinazionale proprietaria del convoglio che deragliò, la Gatx, dell'officina tedesca che lo aveva revisionato, la Jungenthal, e della ditta italiana che lo montò, la Cima. Fra i reati, il disastro ferroviario colposo, l'incendio colposo, l'omicidio colposo plurimo e le lesioni colpose plurime. Ad alcuni imputati sono contestate anche violazioni delle norme sulla sicurezza sul lavoro.
E i familiari delle vittime non hanno mancato di sottolineare il loro dolore a parole. "Ora che sono stati rinviati a giudizio, Moretti e gli altri Ad delle società Fs cosa aspettano a dimettersi?". Moretti, a Roma per una conferenza stampa, ha preferito non commentare la decisione del gup: "Non ho niente da dire". Anche alla luce del decreto Fare, hanno spiegato i difensori, "formalmente" il rinvio a giudizio non ha ripercussioni sugli incarichi dei dirigenti, visto che i reati sono di carattere colposo. Il tema potrebbe riemergere il 25 luglio, quando all'assemblea di Fs verrà trattato il rinnovo dei vertici del gruppo.

 

editore:

This website uses cookies.