"Se non ci saranno problemi dal punto di vista della salute, della sicurezza e dei diritti dell'uomo, la prossima Commissione europea potrebbe riproporre l'installazione dei body scanner". Lo ha detto il vicepresidente della Commissione Antonio Tajani, titolare per i trasporti, ricordando che la Commissione aveva già fatto una proposta in tal senso, ma il Parlamento europeo aveva avanzato riserve e aveva chiesto di valutare il rapporto tra i body scanner e la sicurezza, la salute e il rispetto dei diritti dell'uomo. "E' in corso una riunione con gli esperti dei 27 Stati membri, presenti anche gli Usa", ha aggiunto il vicepresidente, precisando che "la decisione non dipende solo dalla Commissione, ma anche dagli Stati membri e dal Parlamento". Dopo il fallito attentato di Detroit, alcuni Stati hanno optato per l'installazione degli scanner altri si sono detti contrari. "Io ritengo sia meglio una scelta a livello europeo", ha rilevato Tajani. Dal canto suo, comunque, l'Italia chiederà formalmente all'Ue che tutti i paesi europei si dotino dei body scanner negli aeroporti. Lo ha detto il ministro degli Interni Roberto Maroni, al termine del vertice all'Enac, annunciando che il prossimo 21 gennaio, in occasione della riunione informale dei ministri dell'Interno europei a Toledo, lui stesso avanzerà la richiesta.