Tajani: serve strategia comune dell’Ue per attirare i turisti

Entro il 2025 il numero di turisti in arrivo in Europa potrebbe raddoppiare superando il miliardo di persone e creando 5 milioni di nuovi posti di lavoro. E’ per cogliere questa opportunità che, secondo il presidente del Parlamento europeo Antonio Tajani, l’Ue deve dotarsi al più presto di un piano strategico per competere al meglio contro le altre destinazioni mondiali – America, Caraibi, Pacifico, Asia – e soprattutto per attirare la crescente borghesia cinese verso le bellezze del Vecchio Continente.

“Vorremmo meno acciaio e più turisti cinesi in Europa”, riassume con una battuta Tajani, che per promuovere un’azione coordinata a livello dell’Unione europea ieri ha organizzato un intero pomeriggio di lavoro alla plenaria dell’Eurocamera, in concomitanza con le celebrazioni della Giornata mondiale del turismo.

Per questo, l’Ue dovrebbe dotarsi di uno strumento congiunto a livello Ue “per promuovere il brand Europa”, valorizzando le differenze e non mettendo in competizione tra loro le ricchezze di Paesi e Regioni. Le idee non mancano, come un progetto congiunto Ue-Unesco  avviato di recente per lo sviluppo di nuovi itinerari tematici transnazionali. Un’iniziativa per legare tra loro luoghi europei noti e meno noti, patrimonio dell’umanità. In Europa sono oltre 350 i siti censiti dall’agenzia dell’Onu, e l’Italia è al primo posto mondiale con 53 siti.

Sul fronte dei finanziamenti, alla Commissione europea Tajani propone la creazione di una sezione dedicata specificamente al settore nel bilancio dell’Ue. “Serve un fondo di almeno 25 milioni di euro l’anno”, spiega. Risorse che si moltiplicherebbero attirando investimenti privati. Altri fondi a sostegno del comparto arrivano già dal programma Efsi, il cosiddetto ‘piano Juncker’, mentre per Tajani andrebbe infine “raddoppiato o triplicato” il ‘Cosme’, il programma europeo per le piccole e medie imprese, “arrivando a 6-7 miliardi di euro”.

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