Tassa soggiorno, Corte Conti: la devono pagare anche hotel in crisi

Anche se l’albergo è in crisi irreversibile deve comunque versare la quota della tassa di soggiorno al Comune: è quanto decreta una sentenza della Corte dei Conti, chiamata a pronunciarsi sul caso di un albergo di Sesto Fiorentino che non aveva versato la somma relativa al periodo gennaio-luglio 2012 (27.864 euro). Da agosto l’albergo era stato posto in situazione di inattività, fino al fallimento della società controllante nel marzo 2013.

Secondo i giudici, i clienti hanno versato l’imposta, mentre “altri sono i soggetti che non hanno provveduto al riversamento di quanto dovuto alla amministrazione comunale”, ovvero gli amministratori della società che hanno scelto di “utilizzare la cassa per far fronte agli impegni inderogabili dell’attività commerciale”.

La Corte dei Conti ha individuato nel legale rappresentante della società l’agente contabile chiamato a rispondere del mancato riversamento, causa del conseguente danno erariale nei confronti del Comune, e pertanto lo ha condannato al pagamento dell’importo comprensivo di interessi.

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