Una tassa sui biglietti aerei per finanziare la scuola italiana: è quanto ha proposto a “Porta a Porta” il neo-ministro dell’Istruzione Lorenzo Fioramonti.
“Il ministro – sottolinea Dario Balotta, presidente Osservatorio nazionale liberalizzazioni infrastrutture e trasporti – forse non sa che in Italia una tassa sui biglietti aerei esiste già: è quella, introdotta a suo tempo dal governo Berlusconi e confermata dai successivi, di ben 5 euro che alimenta il fondo per la cassa integrazione del settore – e che viene drenata quasi esclusivamente dai cassintegrati di Alitalia. Un balzello ingiusto, iniquo e corporativo, che finanzia un ammortizzatore sociale di cui gli altri lavoratori non dispongono, e che sicuramente merita di essere ripensato. Ma forse la sostituta più adeguata sarebbe una tassa simile a quella che partirà nel 2020 in Francia e Germania: 2 euro su ciascun biglietto, destinati a finanziare la mobilità ecologica e l’emergenza climatica”.