L’aumento delle tasse aeroportuali con effetto retroattivo, stabilito dal Cancelliere Gordon Brown, non piace all’Abta, Association of british travel agents, che dichiara di temere caos negli aeroporti inglesi. Gli aumenti previsti, applicati dal primo febbraio a tutti i passeggeri che partono dagli aeroporti inglesi, vanno dalle 10 alle 20 sterline per i voli europei nelle classi turistiche o bussines e dalle 20 alle 40 per i voli a lungo raggio. La notizia che tali aumenti saranno applicati a tutti i biglietti, prescindendo dalla data d’emissione, ha peggiorato la situazione. Secondo il portavoce della easyJet, la situazione è caotica, due mesi sono un preavviso troppo breve e non è corretto chiedere aumenti a passeggeri che hanno prenotato mesi in anticipo ma che voleranno, in effetti, dopo il primo febbraio. La Ryanair invierà un avviso via e-mail ai suoi clienti: se questi non dovessero pagare il supplemento entro il giorno precedente alla partenza, non saranno accettati. La British Airways, invece si farà carico dell’aumento. Intanto la paura che molte compagnie verranno rifuse dai loro passeggeri è reale e il danno, dati i margini ridotti di molte compagnie low cost, sarebbe una perdita secca.