Terravision, boss accusato di bancarotta: sequestrasti conti, licenze e 13 bus

Finisce nei guai Terravision: la società leader del trasporto passeggeri dagli aeroporti europei verso il centro città è finita nel mirino della Guardia di Finanza che ha proceduto al sequestro di conti correnti, licenze per i trasporti di linea Roma-Ciampino-Fiumicino, Pisa-Aeroporto-Firenze e Orio al Serio-Milano, e 13 autobus nonché all’esecuzione degli arresti domiciliari nei confronti del patron della società, Fabio Petroni, imprenditore e presidente del Pisa Calcio, da anni alle prese con guai giudiziari.

Per anni, secondo l’accusa, avrebbe evitato di versare contributi, imposte e ritenute d’acconto per oltre 9 milioni di euro, oltre ad aver messo in atto “manovre elusive” per evitare la riscossione da parte del fisco. Nei suoi confronti la Procura di Roma ha ipotizzato il reato di bancarotta patrimoniale nonché documentale.   

Secondo quanto ricostruito dalle Fiamme Gialle, una delle società del gruppo Terravision – quella titolare dei contratti con gli aeroporti – era stata sottoposta a liquidazione subito dopo aver ceduto ad una “testa di legno” l’unico ramo d’azienda produttivo. Una manovra ad hoc per far perdere le tracce delle disponibilità economiche su cui era possibile far valere le pretese dei creditori. Un’altra società del gruppo, invece, è stata dichiarata fallita con un passivo accertato di 25 milioni di euro.    

Ad oggi è stato posto sotto sequestro l’intero complesso aziendale, che fattura annualmente 35 milioni di euro, nonché contratti, licenze, quote societarie, conti correnti, 29 autobus di linea e due auto. 

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