Le riforme del decreto legislativo 252/2005 sulla destinazione del Tfr entrano in vigore anche nel settore turistico. Dal primo gennaio 2007 al 30 giugno 2007, infatti, nelle aziende fino a 49 dipendenti sarà il lavoratore a decidere, comunicandolo per iscritto, se destinare il Tfr maturando ad una delle forme pensionistiche complementari previste dalla legge, tra cui il fondo pensione di categoria Marco Polo, o mantenere il Tfr maturando in azienda così come avvenuto per tutte le imprese sino ad oggi. Se entro il 30 giugno 2007 il lavoratore non comunica nulla, il Tfr maturando sarà destinato ai fondi di previdenza complementare contrattuali, quale il fondo di pensione Marco Polo, o all’Inps in caso non sia prevista alcuna forma di previdenza. Per le aziende con almeno 50 addetti, invece, in caso di “non scelta” da parte del lavoratore, il Tfr maturando sarà obbligatoriamente trasferito ad un fondo istituito presso la Tesoreria Centrale dello Stato e gestito dall’Inps. Anche in questo caso il lavoratore può comunque destinare il proprio Tfr a una delle forme complementari previste dalla legge (tra cui si può scegliere anche Marco Polo Fondo Pensione). La nuova normativa si riferisce solo al Tfr da maturarsi e non a quello già maturato che rimane accantonato e rivalutato in azienda e che verrà erogato dal datore di lavoro al momento della cessazione del rapporto di lavoro. L’azienda è tenuta a comunicare tali opportunità ai propri dipendenti, in particolare quelle associate a Confindustria Assotravel possono usufruire del fac-simile predisposto dall’associazione.