Thailandia, voli semipieni dall’Italia verso le isole

Ma i governi invitano a non recarsi nel Paese asiatico

Mentre continuano ad infuriare gli scontri a Bangkok tra militari e manifestanti antigovernativi, aumentano i Paesi che hanno diramato 'warning' rivolti ai propri cittadini per sconsigliare loro i viaggi nella capitale thailandese. D'altra parte le violenze che stanno agitando Bangkok hanno già causato un crollo del turismo che renderà difficile raggiungere la quota di 15,5 milioni di turisti indicata dal governo come obiettivo dell'anno.
Gli Usa hanno chiuso l'ambasciata e presto emaneranno un altro avviso per indurre gli americani "a tenersi alla larga" da Bangkok, evitando anche i viaggi "necessari". In Germania molti tour operator hanno cancellato pacchetti. Tokyo ha invitato a "riconsiderare seriamente" i piani di viaggio nelle zone più colpite o quantomeno a prendere "precauzioni" mentre la Cina esorta a non andare in Thailandia e anzi "lasciare Bangkok se possibile".
In Italia, però, non sembrano interrompersi i flussi turistici diretti in Thailandia. Secondo fonti della compagnia aerea thailandese Thai, i voli stanno partendo semipieni, considerando, peraltro, che questo non è il periodo di alta stagione. Del resto, la capitale thailandese è utilizzata solo come scalo di transito per recarsi verso le isole.
La Farnesina sconsigliano al momento soggiorni non necessari e non differibili a Bangkok e suggerisce di limitarsi al solo transito aeroportuale nella capitale. "Per ora – si legge nell'avviso – le località turistiche balneari risultano essere ancora tranquille e prive di rischi".

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