A poche ore dal monitoraggio i numeri di Sardegna e Sicilia tornano a preoccupare. L’ipotesi del passaggio in zona gialla, sfiorato sette giorni fa, sembra farsi di nuovo molto concreto. Le due isole sembrano correre verso il cambio di colore. Osservata speciale resta anche la Calabria dove il numero di ricoverati continua ad aumentare così come quello dei positivi.
E a confermare la situazione anche l’aggiornamento della mappa stilata dall’European Centre for Disease Prevention and Control, secondo cui restano solo cinque regioni italiane in rosso: Sicilia, Sardegna, Toscana, Marche e Calabria. Tutto il resto dell’Italia è in giallo, ad eccezione del Molise che è diventato verde. Rispetto alla precedente rilevazione, passa da verde a gialla anche la Provincia autonoma di Bolzano.
Sul fronte europeo, si registra il peggioramento della situazione in Germania, tornata tutta in giallo (con alcune regioni ad Ovest in rosso), in Francia, tornata tutta rossa, con il Sud rosso scuro, nei Paesi Baltici, due rossi e uno solo giallo e in Grecia, tutta rossa. Anche il Nord Europa si divide fra giallo e rosso, con la Finlandia quasi completamente gialla e la Svezia con ampi tratti di rosso. Migliore la situazione in alcuni paesi dell’Est, dove riappare il colore verde.
Stando a queste cifre le riaperture di settembre potrebbero arrivare in una Italia non più totalmente in “bianco”. Gioco forza, anche in vista dell’avvio del nuovo anno scolastico, pigiare sull’acceleratore nella campagna di vaccinazione appare una scelta obbligata. Il generale Francesco Figliulo, capo della struttura commissariale, ha ribadito che l’obiettivo di vaccinare “l’80% della popolazione over 12 entro il 30 settembre” sarà “pienamente completato”.
Sul nodo Green Pass novità potrebbero arrivare venerdì: il Cts si riunirà per esaminare la richiesta del ministero della Salute in merito alla possibilità di prorogare la durata del certificato verde, che al momento è valido 9 mesi.