TripAdvisor: non strumentalizzare la sentenza del Tar

“È importante che quanto stabilito dalla sentenza del Tar del Lazio non venga distorto ad arte da chi ha visto smentite dal tribunale le proprie affermazioni”. È quanto si legge in una nota diramata dall’ufficio stampa di TripAdvisor che riportiamo integralmete.

“Nella sentenza, il Tar del Lazio ha sottolineato che TripAdvisor è dotato di “un approfondito sistema di controllo concentrato sulle sofisticazioni organizzate a scopo economico” e “ha dimostrato in giudizio che opera controlli manuali e automatici che rilevano l’anomalia”. TripAdvisor infatti utilizza algoritmi e sistemi automatici sofisticati per individuare modelli di attività, rafforzati da un team di 300 specialisti dei contenuti che lavorano 24 ore al giorno 7 giorni su 7 per mantenere la qualità delle recensioni. Ogni singola recensione passa attraverso questo avanzato sistema di monitoraggio, tuttavia con 139 contributi ricevuti ogni minuto è buonsenso comprendere che non è possibile controllare nei fatti ogni dettaglio sul sito; per esempio, non possiamo sapere subito quando una struttura nel mondo viene chiusa e ci affidiamo alla nostra community o al proprietario stesso per ricevere informazioni di questo tipo, a seguito delle quali aggiorniamo immediatamente il sito.

La sentenza del Tar inoltre indica che gli esempi di recensioni fasulle riportati dall’Autorità Antitrust non possono essere considerati significativi,  in quanto non riflettono le tipologie di frode che avvengono nella vita reale che, al contrario, TripAdvisor è in grado di individuare molto efficacemente. Questi esempi sono creati ad arte allo scopo di catturare l’attenzione dei media e di fare sensazionalismo e sono molto diversi dai modelli di frode che riconosciamo e individuiamo quotidianamente. Peraltro, oltre a essere una violazione dei nostri termini di servizio e una pratica scorretta, postare recensioni false è anche una violazione della legge in molti Paesi e del Codice del Consumo italiano.

Il Tar del Lazio ha ribaltato la sentenza dell’Autorità Antitrust precisando che non è stato rilevato alcun impatto negativo sui consumatori, milioni dei quali continuano a utilizzare il sito ogni giorno perché vi trovano informazioni utili e affidabili. Questi sono i fatti emersi dalla sentenza che non dovrebbero essere soggetti a interpretazioni strumentali”.

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