Venti persone che si trovavano sul volo della Singapore Airlines colpito ieri da una forte turbolenza e costretto ad un atterraggio di emergenza a Bangkok sono in terapia intensiva in due ospedali della capitale thailandese. Si tratta di persone provenienti da Australia, Gran Bretagna, Hong Kong, Malesia, Nuova Zelanda, Singapore e Filippine: i pazienti si trovavano nei reparti di terapia intensiva degli ospedali Samitivej Srinakarin e Samitivej Sukhumvit. Nell’incidente un passeggero britannico di 73 anni ha perso la vita.
L’aereo, partito da Londra, era diretto a Singapore. Dopo 11 ore di viaggio, mentre sorvolava il mare delle Andamane, in Birmania, il velivolo, un Boeing 777, in appena 5 minuti è precipitato nel vuoto, perdendo all’improvviso 2.000 metri di quota. Il pilota è riuscito a recuperare il controllo ma è stato comunque costretto ad un atterraggio di emergenza a Bangkok. Difficile a caldo stabilire con certezza le cause di questa turbolenza, definita dai vertici della compagnia aerea “improvvisa ed estrema”. Tuttavia, secondo diversi esperti citati dalla Bbc, questo tipo di fenomeni sarebbero sempre più frequenti, provocati dagli effetti del cambio climatico.
Intanto in rete circolano le immagini drammatiche dei momenti di panico vissuti dai 211 passeggeri e dai 18 componenti dell’equipaggio a bordo. Pare che il velivolo – riferiscono alcuni testimoni – abbia iniziato a puntare verso l’alto, quindi sono iniziate delle oscillazioni sempre più forti e infine la drastica caduta. “I passeggeri che erano seduti senza cintura di sicurezza allacciata, si sono ritrovati scaraventati lontani dai loro posti”, ha raccontato all’agenzia Reuters il 28enne Dzafran Azmir.
Altre immagini mostrano cappelliere ammaccate, oggetti vari sparsi sul pavimento e mascherine d’ossigeno d’emergenza pendere sopra i sedili. Singapore ha inviato subito una squadra di suoi investigatori per indagare meglio sull’accaduto, mentre Boeing, dal suo quartier generale di New York, ha immediatamente espresso le sue condoglianze ai parenti della vittima e la sua vicinanza ai passeggeri rimasti feriti, compresi i 9 componenti dell’equipaggio.
La compagnia aerea ha diffuso le nazionalità dei passeggeri, confermando che non c’erano italiani a bordo ma 56 australiani, 47 del Regno Unito, 41 di Singapore, 23 dalla Nuova Zelanda, 16 dalla Malesia, cinque dalle Filippine, quattro dall’Irlanda e dagli Usa, tre dall’India, due dall’Indonesia, dal Myanmar, dalla Spagna, dal Canada, uno dalla Germania, da Israele, dall’Islanda e dalla Corea del Sud.
Nel frattempo è emerso che la vittima, un uomo di 73 anni, si chiamava Geoff Kitchen e viveva a Thornbury, nel Gloucestershire. Da parte sua, il primo ministro di Singapore Lawrence Wong ha promesso “un’indagine approfondita” sull’incidente da parte dell’ufficio investigativo sulla sicurezza dei trasporti. “Le mie più sentite condoglianze ancora una volta alla famiglia e ai cari del defunto – ha aggiunto -. Spero e prego anche che i feriti si riprendano e tornino presto a casa”.