A poche ore da un nuovo allarme lanciato dall’ambasciata americana ad Ankara, il terrore torna a colpire la Turchia. Dopo gli attacchi a Istanbul e nella capitale, a finire nel mirino è Bursa, quarta città del Paese e importante centro industriale, dove ieri pomeriggio un attentato kamikaze è stato compiuto nella zona più centrale, vicino alla Grande Moschea e a un bazar.
A farsi saltare in aria è stata una donna di 25 anni, unica vittima di un’esplosione che ha provocato 13 feriti, nessuno dei quali risulta in pericolo di vita. Come mostrato dalle immagini delle telecamere di sorveglianza, la kamikaze ha colpito in mezzo alla folla. Una bomba che forse è esplosa prima del previsto, evitando così di aggravare il bilancio di un attacco il cui movente resta avvolto nel mistero. La zona colpita è quella più turistica di Bursa, antica capitale dell’impero ottomano.
“Il governo degli Stati Uniti continua a ricevere indicazioni credibili che gruppi terroristici stanno cercando opportunità di attaccare popolari destinazioni turistiche in ogni parte della Turchia”, aveva avvisato con un comunicato, ricordando che “i turisti stranieri in Turchia sono stati esplicitamente presi di mira” e invitando “i cittadini americani a essere consapevoli del potenziale pericolo in aree pubbliche affollate e popolari destinazioni turistiche”.