La rivista Turismo d’Affari, in occasione della Bit, ha presentato la 13^ edizione del suo Osservatorio Business Travel (OBT). I dati emersi hanno evidenziato nel 2013 una perdita nel numero di trasferte di lavoro pari allo 0,2% rispetto al 2012, per un totale di 29,8 milioni di viaggi effettuati. Per il terzo anno consecutivo si registra una dinamica delle trasferte a 3 velocità: a un mercato italiano in contrazione (-0,6%) corrisponde un mercato europeo stazionario e un segmento intercontinentale in decisa crescita (3,8%).
Trend che si può spiegare con la crescita degli investimenti diretti esteri delle imprese italiane e con lo sviluppo di nuovi mercati. Di rilievo la performance del treno come mezzo di trasporto per le trasferte business, con una crescita dell’11%rispetto al 2012 legata ai progressi nell’utilizzo delle tratte AV, che ha continuato a erodere quote del mercato all’auto e all’aereo. Quest’ultimo, con una perdita dell’1,1%, è sostenuto solo dal mercato internazionale. In flessione anche il mercato del trasporto su gomma, con un arretramento pari al 2,3%.
In aumento del 2,1% la spesa per i viaggi d’affari, che nel 2013 è salita a quota 18,8 miliardi di euro. Il dato conferma le previsioni dello scorso anno ma sancisce la fine della fase ciclica negativa per il mercato delle trasferte, anche in virtù del fatto che per il 2014 le previsioni dei travel manager sono tornate positive. Il 21% degli intervistati ha dichiarato di prevedere una spesa in crescita per i prossimi dodici mesi, il 76% stima una spesa stazionaria, mentre solo il 3% la prevede in diminuzione.