“Il settore del turismo, che impiega 22 milioni di persone in Europa, è sull’orlo del collasso. Questa non è una minaccia da poco: a seconda del Paese, il turismo rappresenta tra il 4,3 e 25% del Pil. Allo stato attuale, centinaia di migliaia di pmi non sopravviverebbero fino alla fine di quest’anno”. È l’allarme lanciato dalla task force sul turismo del Parlamento Ue, che chiede “un’azione concreta” dell’Unione europea a sostegno del settore.
Nello specifico, gli eurodeputati chiedono criteri uniformi a livello europeo per test sanitari, moduli di viaggio, standard per la quarantena, protocolli sanitari per il trasporto e spazi pubblici. Servono inoltre azioni concrete e garanzie per le Pmi del turismo, mentre i viaggiatori dovrebbero ottenere informazioni più chiare. È infine necessaria una politica comune dell’Ue per un turismo sostenibile. Secondo la task force, “è tempo che l’Ue presenti una strategia sul turismo sostenibile e una linea di bilancio dedicata nel prossimo bilancio a lungo termine. Una linea di bilancio di 300 milioni di euro per attuare una visione comune per il turismo sostenibile nei prossimi sette anni non è chiedere troppo”.