Turismo organizzato al tracollo: a rischio 40.000 lavoratori

Ottobre cadrà come una scure su tour operator e agenzie di viaggio. Le 28 settimane di ammortizzatori sociali, che coprivano in parte gli stipendi dei lavoratori dipendenti, si esauriranno nelle prossime settimane, facendo ricadere un peso insostenibile su aziende che hanno perso l’81% del proprio fatturato dal periodo pre-covid. Quarantamila posti di lavoro sono a rischio tra dipendenti e collaboratori, secondo un’indagine di FTO, pubblicata da Il Sole 24 Ore, da cui emerge che il 77% delle imprese ha dichiarato di vedersi costretta ad aprire procedimenti di licenziamento collettivo in assenza di altri aiuti.

Aiuti che però non possono essere solo economici. Per far tornare a lavorare il turismo organizzato bisognerà riaprire gran parte del mercato mondiale, già accessibile ai competitor europei che hanno libero accesso a tutte le destinazioni estere, eccezion fatta per quelle considerate pericolose, mentre in Italia avviene esattamente il contrario visto che le porte continuano a essere chiuse  l’Italia a gran parte delle destinazioni del turismo organizzato.

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