Con molta probabilità è stato il cosiddetto ‘wind shear’, un improvviso movimento vorticoso dell’aria che colpisce l’aereo in fase di atterraggio a quote molto basse, la causa dell’incidente che si è verificato ieri all’aereo della Turkish Airways precipitato poco prima di atterrare all’aeroporto di Schipol-Amsterdam. Stando agli esperti, il Boeing 737 guidato dal pilota Hasan Tahsin, quando era a soli 30 metri da terra per una raffica di vento discendente è stato come ‘schiacciato’ verso il suolo. Correttamente il pilota avrebbe quindi deciso di riguadagnare la quota di sicurezza. Ha tirato la cloche riuscendo nella manovra ma, pochi istanti dopo, il muso è entrato di nuovo in picchiata e l’aereo si è schiantato a terra. Intanto è ormai ufficiale che dei 127 passeggeri e sette membri dell’equipaggio a bordo dell’aereo, sono nove i morti, un’ottantina i ricoverati in undici diversi ospedali olandesi, di cui sei in pericolo di vita. Tra i feriti lievi anche un italiano, Lucio Basso. Tra i morti invece, ci sarebbero tre membri dell’equipaggio e, secondo la stampa olandese, anche un neonato. Sulla sicurezza della compagnia di bandiera turca è intervenuta anche la Commissione europea. Per Bruxelles nel 2008 la compagnia ha superato positivamente oltre 100 ispezioni tecniche a terra e le verifiche sulla sicurezza hanno sempre avuto esiti positivi.