Via libera agli sceriffi dell’aria a bordo degli aerei. E’ quanto prevede il pacchetto per garantire la sicurezza negli aeroporti europei e nei cieli approvato dal parlamento europeo con una maggioranza schiacciante e che andrà pienamente a regime fra due anni, anche se alcune misure potranno entrare in vigore a poche settimane della pubblicazione sulla gazzetta ufficiale.
Il regolamento include i requisiti di sicurezza degli aeroporti, il controllo e la protezione dei passeggeri e del bagaglio a mano (metal detector e raggi X), nonché il controllo e la protezione dei bagagli da stiva, delle merci, della posta e delle forniture di bordo (catering) e stabilisce la misure di sicurezza in volo con il divieto alla persone non autorizzate ad entrare nella cabina di pilotaggio e il trasporto di armi, ad eccezione per quelle trasportate in stiva. Un’altra eccezione è prevista per gli sceriffi dell’aria che il regolamento definisce come assunti "da uno Stato per viaggiare su un aeromobile di un vettore aereo titolare di licenza rilasciata dallo stesso Stato allo scopo di proteggere l’aeromobile e i suoi occupanti da atti di interferenza illecita che mettano a rischio la sicurezza del volo". La decisione di far volare gli sceriffi spetta a ciascuno stato Ue, che può anche decidere se "siano funzionari statali appositamente selezionati e addestrati". A sobbarcarsi i costi saranno le autorità aeroportuali, i vettori aerei, gli utenti, ma anche gli Stati che "possono contribuire, con gli utenti, ai costi delle misure di sicurezza più severe".