La legge di riforma del turismo non ha raggiunto tutti gli obiettivi e, anzi, "è fonte di gravi conflitti di competenza" per superare i quali occorre rafforzare il ruolo delle istituzioni nazionali nel coordinamento e nella promozione. E’ il bilancio preoccupato, e insieme il suggerimento, fornito oggi dal segretario generale di Unioncamere, Giuseppe Tripoli, alla Commissione Attività produttive della Camera nell’ambito dell’indagine conoscitiva sulla legge di riforma del turismo (135/2001). Tripoli ha quindi indicato tre direttrici per il sostegno al miglioramento qualitativo delle imprese turistiche, ovvero il rafforzamento della politica sui marchi di qualità, a livello nazionale, proseguendo la strada intrapresa dal sistema camerale per arrivare a condividere con tutti gli attori del sistema un marchio di qualità nazionale, nel rispetto delle specificità territoriali; puntare sull’innovazione e sulla formazione delle alte professionalità specifiche del turismo; e infine sostenere l’aggregazione tra le piccole imprese del settore, sbloccando gli incentivi previsti dalle leggi.